Scrivo nel momento di massima incertezza, nei giorni in cui si aspetta di capire cosa succederà dopo le dimissioni del governo Conte 2 provocate dalla uscita di Renzi dal governo. La domanda che però non riesco a togliermi dalla testa non è la più importante, cosa succederà, ma perché siamo in questa condizione. Cosa ha spinto Renzi a rompere con Conte e gli (ex-) alleati in un governo che lui ha fortemente spinto e voluto poco più di un anno fa?
Riassumendo, l’Italia si trova da tempo in condizioni economiche disastrose in termini di debito pubblico, disoccupazione, qualità e quantità di infrastrutture, sistema di istruzione e ricerca, specializzazione produttiva, ecc. ecc.
Dopo vicende politiche assai tortuose quando esplode la pandemia ci troviamo con il meno peggio che il parlamento possa esprimere. Si pensi che sarebbe successo con un lockdown gestito da Salvini come Ministro dell’Interno…
Di fronte alla peggiore catastrofe che ha colpito l’umanità intera dalla II guerra mondiale il governo italiano, pur con molti errori, dimostra coraggio e creatività nonostante sia tra i primi paesi colpiti con maggiore intensità. Il governo Conte è inoltre fondamentale a convincere l’Unione Europea ad abbandonare le tradizionali politiche rigoriste ed assumere un importante ruolo di guida e coordinamento.
Si poteva sicuramente fare di meglio, ma complessivamente il giudizio non può che essere almeno dignitoso sia rispetto al confronto internazionale e con la storia politica nazionale. Sopratutto considerando la natura necessariamente fragile di una coalizione tra forze politiche da sempre in conflitto e la assoluta novità di affrontare un tragedia senza precedenti nella storia moderna.
Dopo un anno di perdite umane ed economiche gravissime, nel momento in cui la disponibilità di vaccini ed fondi Next Generation permette di programmare una controffensiva, Renzi decide di uscire dal governo.
Perché? Cosa passa nella testa di Renzi? Perché il capo di un partito che controlla il 3,9% dei parlamentari, che è il 50% in più di quanto viene accreditato nei sondaggi in caso di elezione, decide di aprire una crisi in questo momento?
Una decisione è definita razionale quando produce ottiene, o almeno potrebbe produrre, una situazione più favorevole di quelle derivanti da decisioni alternative. Quali sono le possibili alternative conseguenti la scelta di Renzi? Ecco quelle che riesco a pensare, ognuna accompagnata dalle ovvie conseguenze. Non riesco ad immaginarne una sola che permetta di avere condizioni migliori sul Recovery Fund e gestione della pandemia rispetto al governo attuale.
1) Elezioni immediate, con probabile vittoria delle destre ed opposizione frantumata tra PD, M5S, “Partito di Conte”.
2) Governo Conte 3 a base PD-M5S appoggiato da responsabili vari. Politicamente debolissimo e direzione politica assai incerta.
3) Governo a base PD-M5S-Iv senza Conte guidato da Di Maio, Fico, Draghi. Risse continue nel PD e nei 5*, alta probabilità di ulteriori fuoriuscite con perdita della maggioranza, rapporto con la EU da costruire.
4) Governo a base Lega-FdI-FI con fuoriusciti vari. Programma inesistente, populismo anti-europeo alle stelle, rafforzamento dell’asse Visegrad.
5) Governo di minoranza a guida Conte o altri. Per definizione governo senza strategie per gli affari correnti fino a elezioni, vedi punto 1).
Accettando quanto dichiarato dal senatore Renzi che nonostante la tragedia di 85.000 morti, disoccupazione dilagante, sistema produttivo al fallimento, lui non se la sente di continuare nel sacrificio di sostenere un governo in cui non crede, resta la questione di quale sia la alternativa. Sono cinque possibili casi di cui almeno uno si deve credere sia migliore della continuazione dell’attuale governo.
Per favore, senatore Renzi, ci faccia sapere quale pensa che sia il vantaggio derivante dalla sua scelta, sia fra quelli menzionati o altri che non mi vengono in mente. Altrimenti sono costretto a concludere che lei non è un decisore razionale ma solo un cretino che non fa ridere.