Studi in Italia ed all’Estero
Sono cresciuto a Roma nel quartiere di Balduina. Dopo la maturità classica (liceo Mamiani di Roma) nel 1992 mi sono laureato in Statistica alla Sapienza con una specializzazione in Economia, con una tesi sperimentale che mi ha prodotto la mia prima pubblicazione internazionale.
Avendo intenzione di diventare un ricercatore ho lavorato per circa due anni come contrattista al CNR e, con i risparmi raccolti, nel 1994 sono andato a Manchester per un Master in Economia. Successivamente ho avuto un contratto come assistente ricercatore presso un prestigioso centro di ricerca internazionale, lo IIASA, vivendo a Vienna per circa 2 anni. Per completare la mia formazione ho infine partecipato ad un bando per una borsa di studio per un dottorato e, nel 1997, mi sono trasferito a Aalborg, in Danimarca.
Durante questo periodo di formazione ho passato diversi periodi in centri di ricerca europei (Maastricht, Strasburgo, Parigi, Bordeaux, Utrecht, Nizza, Jena), oltre che assistere i miei genitori a Roma e visitare Carla, mia moglie, che nel frattempo seguiva il suo iniziale percorso professionale a Venezia, Milano e Bologna.
Ritorno a Roma
Nel 1998, durante il secondo anno del mio dottorato, avvengono in contemporanea due eventi cruciali per il seguito della nostra vita. Il primo è la notizia dell’attesa di Lidia che ci porta a visitare cliniche ostetriche a Aalborg, Bologna e Roma. Il secondo è la mia vittoria ad un concorso per ricercatore presso l’Istat, nella sede di Roma, che avevo fatto senza molta convinzione perché privo di qualsiasi conoscenza che potesse “influenzare” la commissione.
La concomitanza dei due eventi ci porta a decidere di tornare a vivere a Roma, una scelta che non avevamo mai scartato anche se neanche inseguito con particolare ansia. Il periodo fortunato si conclude con la assunzione di Carla presso la sezione italiana di Medici Senza Frontiere con cui inizia la sua attuale carriera. Nei successivi due anni, mentre sono in aspettativa all’Istat, concludo la mia tesi di dottorato praticamente sugli aerei tra Roma e la Danimarca.
Ingresso nell’Università
Nel 2000 mi viene offerta una possibilità di avere una borsa post-dottorato presso l’Università di Trento. Avendo intenzione di diventare un docente universitario decido di “allenarmi” ai concorsi per ricercatore universitario, all’epoca estremamente difficili con tre prove scritte e orali. A questo scopo nel 2001 partecipo ad un concorso per ricercatore universitario presso l’Università dell’Aquila, di nuovo senza molte speranza in quanto privo di qualsiasi “copertura” accademica. Anche il secondo concorso vinto inaspettatamente coincide con una gravidanza che porterà alla nascita di Davide, concludendo il periodo di crescita familiare (e di concorsi improbabili vinti…).
Da allora faccio il pendolare vivendo a Roma ed insegnando all’Aquila con il massimo impegno con frequenti viaggi per coltivare la mia rete internazionale di collaborazioni scientifiche. Oltre alle normali attività presso il mio ateneo di tanto in tanto contribuisco al dibattito generale esponendo le mie posizioni sui principali temi economici, ad esempio qui.
Il Presente
Oltre a continuare la mia attività di docente e ricercatore da qualche anno ho deciso di impegnarmi politicamente, sia a livello settoriale che generale. Il principio che mi guida è che chi si ritiene insoddisfatto di qualche condizione, come io lo sono della classe dirigente di questo paese, deve proporre alternative ed essere disponibile ad impegnarsi personalmente.
Sul fronte accademico il mio obiettivo è di contrastare la trasformazione del sistema di ricerca italiano in una struttura burocratica e gerarchica diretta un sistema di potere tecnocratico dipendente dal potere politico. La riforma “Gelmini” del 2010 ed i vari Ministri che si sono succeduti stanno trasformando uno sistema di ricerca che, con tutti i suoi numerosi limiti e problemi, è stato e continua ad essere capace di produrre ottimi risultati, sia in termini di formazione universitaria che di ricerca. Per difendere questo sistema e contrastare gli attacchi a cui è sottoposto mi sono fortemente impegnato nel dibattito sulle politiche universitarie (vedi, ad es., i miei contributi su Roars). Sono inoltre stato eletto per un mandato presso il Consiglio Universitario Nazionale (CUN) e sono iscritto alla associazione Rete29Aprile nata dal movimento che ha lottato contrario la riforma “Gelmini”
Sul fronte politico generale mi sono proposto come candidato con il Movimento5Stelle per le elezioni regionali del 2018 e gli iscritti mi hanno selezionato anche se non avevo mai fatto attività nel M5S, quindi esclusivamente in base al mio curriculum. Successivamente sono entrato nello staff dell’on. Lorenzo Fioramonti come vice-ministro e poi ministro nei due governi Conte. E’ stato un periodo molto interessante che mi ha permesso di estendere la conoscenza del sistema di ricerca italiano e di vedere da vicino il processo politico.