Il MoVimento 5 Stelle, a mio avviso, ha l’enorme pregio di essere una forza politica nuova, aggregatasi dal basso grazie all’impegno disinteressato di migliaia di persone, e che ha l’obiettivo di andare oltre la protesta e accetta la sfida di governare. Contrariamente a quanto spesso sostenuto, soprattutto sulla stampa nazionale più vicina alle forze politiche tradizionali, ritengo che il MoVimento sia fondamentalmente diverso da partiti dichiaratamente populisti quali il Front National francese, i movimento a favore della Brexit nel Regno Unito, i movimenti razzisti dell’est europeo o gli elettori di Trump negli USA.
Al contrario, ritengo che il Movimento offra una opportunità a chi si voglia dedicare alla miglioramento delle condizioni della nostra società attraverso un’organizzazione fondamentalmente democratica al fine di trovare le migliori soluzioni per problemi concreti. La struttura del MoVimento è necessariamente in evoluzione e, come ogni comunità, fortemente eterogeneo. La presenza di un ampio spettro di prospettive e proposte, purché compatibili con i dettami della Costituzione, non può essere considerata, a mio avviso, un motivo valido per bollare l’esperimento dei 5 Stelle come inutile o, addirittura, pericoloso. Al contrario, la flessibilità e l’accoglienza dell’organizzazione devono essere considerati un invito alla partecipazione ed allo scambio di ogni tipo di esperienze, obiettivi particolarmente rilevanti nel momento di crisi di rappresentanza delle forme classiche di forze politiche.
Il mio impegno personale con il MoVimento è anche un ringraziamento per gli sforzi fatti da tutti gli attivisti e l’espressione del mio contributo a far si che continui a crescere in consenso, qualità e capacità di ottenere risultati utili al paese.